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>----Messaggio originale----
>Da: ocnarf53@libero.it
>Data: 20-ago-2011 2.55

>Ogg: lettera dalla Colombia - agosto 2011

Cari amici, mentre,all'avvicinarsi la fine di agosto, state finendo i vostri tempi di ferie,mi faccio vivo per raccontarvi qualcosa della nostra vita in Colombia.
La situazione di violenza e morte  continua  in tutto il paese e qui in Tumaco é sempre peggio. Il mese scorso son stati uccisi tre uomini del nostro quartiere,lasciando tre vedove ed un po di orfani.
Questa settimana hanno ucciso 5 poliziotti e stammattina é scoppiata una bomba in un negozio del centro che non aveva voluto pagare il pizzo: ci sono 7 feriti gravi in ospedale e nel pomeriggio é morto uno.
La conversazione di tutti i giorni é:" Quanti morti ci sono stati ieri?
Quale gruppo armato li ha uccisi? Cosa avevano fatto perché li uccidessero?"

Continuiamo cosí in clima di guerra civile.
La nostra parrocchia é stata negli ultimi mesi la piú colpita. L'ultima novitá é quella delle barriere invisibili che fa che la gente di un quartiere non puó entrare nel quartiere vicino senza rischiare di essere considerato una spia del nemico dal gruppo armato che domina quel quartiere e facilmente puó essere ucciso solo per sospetti. Ogni anno in settembre celebriamo  in Tumaco la settimana della pace per dare voce a tanta buona gente che non vuole la violenza e vive impaurita.
La settimana inizia con una marcia di ripudio alla violenza.
Quest'anno si é deciso di realizzarla per tutti i partecipanti della cittá nella zona della nostra parrocchia come gesto di solidaritá con tutte le situazioni di violenza  vissute durante quest'anno. Centinaia di persone attraverseremo come popolo organizzato  varie volte le frontiere invisibili dei nostri quartieri come gesto di protesta contro  la violenza , dicendo con il nostro gesto simbolico che quelle barriere non le vogliamo e non devono esistere.
Sono io l'incaricato di preparare il percorso della marcia,durante la quale abbiamo scelto due balconi alti dove saliranno due gruppi di persone a fare un breve  teatro che renda ancora piú chiaro il significato del nostro gesto di protesta.
Io vado su e giú per i vari quartieri ed a me non succede niente perché tutti mi conoscono,sanno che non sono una spia e ,anche
se la nostra predicazione da fastidio ai gruppi armati, nel fondo ci stimano e ci rispettano.
Nel nostro quartiere stiamo terminando di riempire di terra un pezzo di mare di fianco al centro giovanile per utilizzarlo come campo da calcio.
Durante la settimana per la pace si proporrá a giovani e bambini giornate di futball con regole alternative ed educative. Una sará che le squadre devono essere miste e che i gol delle ragazze valgono il doppio,per favorire la integrazione delle ragazze nel gioco. Un'altra sará che nella partita non c'é arbitro che decide le controversie tra i giocatori ma un mediatore ed ogni volta che sorge un problema i ragazzi si siedono nel mezzo del campo e fino a quando non trovano una soluzione di comune accordo non riprende la partita: questo é per educare i ragazzi al dialogo.
Restare qui,in mezzo alle vittime di questa guerra é tentare di sostenere la speranza della gente,trasmettere la nostra fede nella dignitá della vita umana, che nessuno ha il diritto di spegnere,promuovere generazioni nuove con valori alternativi,credere nonostante tutto che un'aurora di pace puó sbocciare.

Per il resto la nostra vita continua normalmente. Nei mesi scorsi il mio compagno é stato in Spagna a visitare famiglia ed amici ed ora mi sto preparando io ad andare a passare qualche mese in Italia.

In vista della mia assenza sto cercando di rendere sempre piú autonome le comunitá che io seguo per vedere se sono capaci di continuare da sole durante la mia assenza.

Prevedo di essere a Malnate a partire dall 11 di ottobre fino ai primi giorni di gennaio Durante quei mesi potrete trovarmi oltre che attraverso questo indirizzo mail, in via Pola 8   21046 Malnate ( Varese) ed al telefono 0332 425186

Torno in Italia con piacere per qualche settimana pensando di rivedere la neve (che non vedo da 7 anni),di passare un pó di tempo nel calore della mia famiglia,di rivedere tanti amici, di ritrovare cibi dell'infanzia, di non sentir parlare tutti i giorni di omicidi,di rinnovarmi un poco a contatto con le mie radici.

A presto
Franco

 
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